OZONOTERAPIA>
Collaborazione poliambulatorio san pio, Chiari (bs)>
Materiali scadenti per farvi risparmiare? No grazie!>
Perche’ non trovo beneficio dalle terapie?>
Ho trovato questa domanda sul mio sito internet……sollecitato da essa,provo a dare una risposta senza la pretese con la consapevolezza che il mio compito non e’ facile. Non avendo un quesito specifico,cerchero’ di argomentare in senso generale .
La prima considerazione e’ la seguente: una corretta e precisa diagnosi….questo e’ un passaggio fondamentale…”devo conoscere bene il mio nemico per affrontarlo al meglio….”sono difronte ad un problema articolare? O muscolare? E’ forse un tendine?un nervo? Oppure un problema posturale? Percio’ diagnosi!(nel mio studio assisto alla visita ortopedica con i miei specialisti)
Seconda considerazione: in che stadio e’ la patologia?(e’ acuta,sub-acuta o cronica?la scelta della terapia dipende fortemente dalla esatta considerazione del fattore tempo.
Terza considerazione: dopo aver determinato la diagnosi,dopo aver collocato nel tempo la fase della patologia,ora e’ tempo di agire…ma come?
Fase acuta alcuni sono ancora convinti che in fase acuta non si debba fare nulla….io non sono d’accordo! Ogni frutto ha la sua stagione…….in questa fase” ci sono cose che si possono fare e altre no!” le regole le detta la fisiologia e la fisiopatologia! Il non far nulla,puo’essere un comportamento legittimo ma se non gestito puo’rivelarsi una “perdita di tempo! Somministrero del calore in questa fase? Certo che no…….ma potro’tranquillamente utilizzare le micro -correnti che lavorando sul metabolismo mi daranno sicuramente una mano…..trattero’manualmente? non in sede di lesione….ma in altre sedi perche’ no?kinesiotaping? da subito!
Fase sub-acuta inizio di avvicinamento alla zona del problema. Calore si ma con moderazione. Inizia il trattamento manuale e di mobilizzazione.
Fase cronica calore, trattamento manuale,esercizio attivo
Difficilmente se si rispettano le fasi sopra descritte,si ha un insuccesso terapeutico e’ pero’ necessario considerare la difficolta’ che alcuni pazienti hanno delle condizioni che possono interferire o ridurre l’efficacia terapeutica:patologie metaboliche: diabete,disidratazione,problemi ormonali ecc..
Concludendo per affrontare una patologia bisogna applicare correttamente un progetto di trattamento che non puo’ fare a meno di una diagnosi,di un preciso inquadramento patologico e di un corretto utilizzo delle terapie. Spero di aver contribuito a fare un po’ di chiarezza…….